L’espressione made in Italy si è affermata negli anni ben oltre il suo originario perimetro produttivo.
E’ diventata sinonimo delle qualità italiane, da quelle manifatturiere a quelle artistiche, da quelle enogastronomiche a quelle ambientali e culturali. E’ un marchio che si nutre di tutto ciò che rende il nostro Paese unico e apprezzato nel mondo.
“La saggezza di un popolo nasce e si sviluppa in un determinato territorio, che diventa esso stesso un valore fondamentale, da proteggere e riscoprire, da considerare prezioso al pari dell’oro o del petrolio”.
Queste parole ben sintetizzano la specificità del made in Italy: un sistema produttivo che si fonda su un capitale umano strettamente legato ad un territorio e ad una storia unici e, in quanto tale , non esportabile e riproducibile altrove. Se si ripercorre la storia del nostro Paese, i legami delle competenze con i luoghi appaiono evidenti. A partire dai distretti manifatturieri, per arrivare a gli infiniti microsistemi produttivi dislocati in varie aree dell’Italia. E’ proprio sull’uso originale delle capacità del fattore umano e di saperi di natura contestuale e tacita che il nostro Paese ha costruito nel tempo forme di vantaggio competitivo originali rispetto ad altri modelli di sviluppo. L’espressione made in Italy, infatti, evoca non solo un’indicazione geografica, ma anche un insieme di valori: nell’immaginario collettivo è sinonimo di un’Italia di qualità in cui si fondono tradizione, vocazioni originarie, territorio, ma anche innovazione, tecnologia, design, assistenza ai clienti, tempestività delle consegne.
In virtù di queste caratteristiche il sistema manifatturiero italiano è fra i primi in Europa.
Nello specifico, il nostro Paese eccelle in 4 macroaree produttive, le cosiddette 4 “A”:
Abbigliamento e sistema persona, Arredo e sistema- casa, Agroalimentare e Automazione.
E' proprio per promuovere ed incentivare in tutto il mondo queste eccellenze "Made In Italy" che nasce il progetto "Firmiana".